Le scuole dell’Istituto Comprensivo di San Polo di Piave sono dislocate nei Comuni di Cimadolmo, Ormelle e San Polo di Piave. I nuclei abitativi sono concentrati nei capoluoghi di Comune e nelle frazioni di Stabiuzzo e San Michele di Piave, Roncadelle e Tempio, Rai e San Giorgio. La realtà socio-culturale è strettamente legata alla realtà economica, caratterizzata dal passaggio da una condizione prevalentemente rurale ad una mista, nella quale sono presenti sia attività di tipo agricolo e/o agricolo industriale sia attività legate alla piccola e media industria. Questo ha favorito la generalizzazione del benessere, ma anche la richiesta di mano d’opera, che ha quindi incentivato l’immigrazione e la conseguente presenza di un numero rilevante di minori stranieri. La situazione economica odierna poi favorisce la precarietà del lavoro degli adulti e questo determina per i ragazzi, soprattutto di origine straniera, il trasferimento in altri Istituti scolastici anche durante l’anno scolastico. Non tutti i genitori possiedono gli strumenti idonei dal punto di vista economico e/o culturale, per seguire in modo adeguato i loro figli. Nel territorio sono presenti sia strutture pubbliche che private: palestre, biblioteche, scuole, asilo-nido, case di riposo per anziani. Numerose sono le associazioni sportive, culturali e di volontariato che operano in modo attivo e diversificato nei tre Comuni, fungendo da elemento di aggregazione e di inclusione nei confronti di adulti e minori stranieri e non, in situazione di bisogno. La Biblioteca Comunale di San Polo, che si trova nello stesso edificio della scuola secondaria di primo grado, in collaborazione con le biblioteche degli altri comuni, è promotrice d’iniziative culturali rivolte alle scuole dell’Istituto Comprensivo. Particolare rilievo culturale ha l’Associazione “Premio Letterario Giuseppe Mazzotti”.
Negli ultimi anni l’emergenza epidemiologica ha portato maggiormente alla luce alcune situazioni di fragilità, nonché comportato la sospensione e/o la rimodulazione di alcune iniziative di supporto nel territorio. Dal canto suo anche la scuola è stata chiamata a ripensare non solo la sua azione didattico- educativa e progettuale, ma anche alcuni aspetti di carattere organizzativo e gestionale. Le misure di contrasto all’emergenza sanitaria da COVID-19 hanno in alcuni casi costretto la nostra scuola ad interventi emergenziali, non programmatici. Tuttavia l’Istituto si è impegnato nel cercare di mantenere “vive”, seppur con le opportune modifiche, alcune buone pratiche e progettualità ritenute significative, nonché nel far tesoro del ricco patrimonio acquisito, sia in termini di strumentazione che sviluppo di competenze digitali e metodologie didattiche innovative.
Bisogni generali del territorio
Considerato il contesto, i bisogni generali del territorio sono:
- richiesta di inserimento e integrazione di un numero via via crescente di bambini e ragazzi di origine straniera;
- prevenzione di forme di disagio economico e socio-culturale;
- successo scolastico-professionale, inteso come progetto di vita, dei ragazzi.